[Anteprima] Uscite Fazi Editore del 30 marzo

Un incantevole Aprile di Elisabeth Von Armin
Edito Fazi Editore , Uscita 30 Marzo
Libro 15.00

TRAMA:In un club della Londra anni Venti due signore inglesi scoprono di essere accomunate da una vita amorosa insoddisfacente, molto diversa da quella che avevano sognato il giorno del matrimonio. Mrs Wilkins, timida e repressa, è sposata con un avvocato ambizioso che «lodava la parsimonia tranne quando si trattava del cibo che finiva nel suo piatto»; Mrs Arbuthnot, estremamente religiosa, è sposata a uno scrittore di biografie sulle amanti dei re: per una donna come lei, una cosa davvero sconveniente. Insieme decidono di rispondere a un annuncio per l’affitto di un castello a San Salvatore, piccola cittadina della Liguria, per tutto il mese di aprile. A loro si uniscono Mrs Fisher, un’anziana signora che incarna appieno la morale vittoriana nel portamento, nelle amicizie e nella rigida etichetta che esige sia rispettata, e Lady Caroline, giovane ereditiera di una bellezza sopraffina in cerca di requie dalla vita mondana e dagli innumerevoli spasimanti. Le quattro donne, che si conoscono a malapena, si lasciano così alle spalle la grigia e piovosa Inghilterra per godersi un mese di vacanza in Italia. Immergendosi nel calore della primavera italiana e nella bellezza placida del luogo, avvolte nei profumi dei glicini e dei narcisi che aiutano a mettersi a nudo, le signore imparano ad apprezzarsi, mentre ognuna, a turno, sboccia e ringiovanisce, riscoprendo l’amore e l’amicizia, ritrovando la speranza. Un delizioso e irriverente romanzo al femminile che, uscito per la prima volta nel 1922, fu subito un bestseller.Da Un incantevole aprile, uno dei romanzi di maggior successo dell’autrice, sono stati tratti due film.

Bellezza, verità e Erosdi Wilhelm Schmid
Edito Fazi Editore , Uscita 30 Marzo
Libro 17.00

TRAMA:
Come riuscire a dominare il piacere senza esserne dominati?A questa domanda, il pensiero moderno non sembra voler conferire dignità filosofica, volgendo la propria attenzione a questioni apparentemente più urgenti. Eppure, per gli antichi greci, tale quesito non era solo materia di riflessione, bensì costituiva il sostrato sul quale riposava la filosofia stessa. La dimensione dell’erotismo è un tratto comune degli esseri umani, ciò nonostante, e forse proprio in forza di questa sua familiarità, ci turba, perché ci rende preda di pulsioni sulle quali non riusciamo a esercitare alcun controllo.
Seguendo l’itinerario tracciato da Foucault in Storia della sessualità, lavoro che ha occupato l’ultima parte della sua vita, e attraverso un’attenta lettura del Simposio platonico, Wilhelm Schmid recupera quella riflessione che è stata in grado sia di offrire le “strategie della misura” per stabilire un rapporto equilibrato coi piaceri e il desiderio, sia di interrogarsi apertamente sull’eros e sull’inquietudine che esso genera.
Schmid riscopre il sapere insito nella pratica della sessualità, un sapere antico quanto l’Occidente: qui si ritrovano le basi di quella prassi, fulcro della riflessione schmidiana, chiamata “arte di vivere”, che vede nella filosofia non una ginnastica morale, ma una disciplina della cura di sé e della propria esistenza.




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